“Diplomazia ed etica” con l’Amb. Roberto Toscano (5 s2)

Ascolta la puntata – Ospite Roberto Toscano

Roberto_ToscanoChe cosa è l’etica e perché ha ruolo importante nello svolgimento delle funzioni di un diplomatico? C’è una differenza fra etica e morale? Possiamo parlare di un “diplomatico etico”? Sono alcune delle questioni che vengono approfondite nella quinta puntata di “Diplomazia e dintorni” che ha come ospite l’Ambasciatore Roberto Toscano.

Roberto Toscano ad essere un diplomatico che ha ricoperto prestigiosi incarichi (Capo del Policy Planning del Ministero degli Affari esteri, Ambasciatore d’Italia in Iran ed in India) è anche un apprezzato studioso di politica estera che ha approfondito i temi dell’etica nelle relazioni internazionali in numerosi suoi scritti. Toscano è anche editorialista de “La Stampa” sulla politica internazionale.

Maggiori informazioni sull’ospite della puntata sono disponibili sulla sua pagina WEB http://www.robertotoscano.org

Ascolta da Spotify la selezione musicale dedicata a “Jazz per studiare” utilizzata in questa puntata

 

Un pensiero su ““Diplomazia ed etica” con l’Amb. Roberto Toscano (5 s2)

  1. Grazie per la puntata. E’ stata molto interessante, e si vede che l’Amb. emerito Toscano ha una vastissima esperienza per discutere di questo argomento che certo può risultare anche spinoso.

    Soprattutto voglio sottolineare questi passaggi discussi durante l’incontro che per la mia esperienza (a dire il vero estremamente modesta) meritano di essere appronditi:

    – Molto sincera l’osservazione fatta dall’Amb. emerito Toscano sul significato dell’idolatria. E’ un pericolo che corriamo ogni giorno. E’ un’inevitabile inflessione umana, un nostro marchio di fabbrica… che non aiuta il discernimento nel giudizio.

    – E’ poi estremamente utile al singolo che agisce e lavora fare propria la lezione del dovere di mantenere un’etica propria per il bene di tutta la società, a partire dall’uomo ‘della strada’, mi verrebbe da dire. Quanto è importante fare la cosa giusta non solo perchè qualcuno ci sta osservando! Allenandosi all’etica, stiamo facendo un bel servizio soprattutto alla nostra disciplina. E ciò ci è di aiuto non solo nell’ambito lavorativo.

    – Ho trovato molto funzionale accostare la figura del diplomatico a quella dell’avvocato, in fondo ho sempre pensato che il diplomatico fosse, a tutti gli effetti, ‘avvocato’ alla funzione di proteggere e servire il proprio paese e i propri connazionali.

    – Fantasticamente realista il commento dell’Amb. emerito Toscano sul fatto che l’etica non è per forza destinata a prevalere (nel long run) delle relazioni umane (che siano nazionali o transnazionali): sarebbe pericoloso infatti ritenere il contrario, ché tanto alla fine sarà la giustizia a prevalere nelle relazioni internazionali od anche nelle realtà più circoscritte. E’ forse la ricetta per incoronare il vero insuccesso dell’etica. Come disse W. Churchill: “The malice of the wicked was reinforced by the weakness of the virtuous.”

    – Infine: bello, nelle fasi di chiusura della trasmissione, aver altresì sottolieneato che il diplomatico non è chiamato ad essere uno ‘yes-man’, ma bensì a mettersi comunque in discussione, fermo restando il dovere di fedeltà e di servizio allo Stato.

    Infine, sarebbe bello poter un giorno discorrere su quanto il dono della fede possa concorrere a regalare nuovo impulso e forza all’azione di un diplomatico. Ma ovviamente ciò richiederebbe ‘lanciarsi’ in un discorso estremamente complesso, mi rendo conto, ove si renderebbe necessario avere più ospiti in studio, ognuno secondo i maggiori ‘credo’ nazionali. E, tuttavia, se si avesse la capacità di intavolare un discorso serio, fatto di esperienze concrete, senza far apparire la discussione come una forma di ‘sponsorizzazione’ (spero di non essere troppo oscuro o risultare addirittura offensivo, in questo passaggio), mi rendo conto sarebbe un’idea veramente… ‘evoluzionaria’, una forma di rispetto intellettuale estremamente profonda – anche se, in tal caso, dovremmo prima tutti accettare che, dopo aver parlato di etica, inizieremmo a parlare anche di moralità (e spero ciò non risultasse offensivo per i non credenti)!

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